29/04/11

THE NEXT THREE DAYS

in breve...
Una donna accusata di omicidio e definitivamente condannata a molti anni di carcere.
Un marito innamorato e fedele, che non crede nella sua colpevolezza.
Un bambino piccolo, destinato a crescere senza mamma, sempre più triste e depresso.
Di fronte agli sbarramenti processuali, al devoto marito non resta che progettare l'impensabile: un piano di evasione per la giovane moglie.
Si può evadere con successo da un carcere di massima sicurezza e far perdere le proprie tracce nell'era dei cellulari e dei satelliti?
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spoiler full
Risposta: sì. Si può.
In primo luogo bisogna avere tanti soldi... se non si hanno, si debbono procurare.
Se rubarli è troppo brutto, per salvare la coscienza si possono sempre portare via a qualche perfido criminale.
Bisogna anche avere un sacco di grinta.
All'inizio bisogna esercitarsi un po'. Il tipico padre di famiglia, colmo di buoni sentimenti e propositi, fa un po' fatica a trovare la perfidia e la determinazione necessarie...
Ma si può allenare nello stesso modo con cui si procura i soldi: se spara a qualche delinquente aumenta l'autocontrollo e il sangue freddo, e nel contempo libera le strade da certa feccia...
Poi bisogna elaborare un piano a prova di bomba, studiato al millesimo di secondo. La regola vuole che ci si deve allontanare dalla zona del carcere in non meno di 15 minuti, e dall'area urbana in non meno di 35 minuti (sono tollerate eccezioni, quando si deve consentire ai genitori in fuga di fare una deviazione necessaria e portare con sè anche l'infelice figlioletto).
E ancora. Bisogna essere disposti a non vedere mai più la propria città, la propria casa, gli altri componenti della propria famiglia.
Da ultimo, bisogna accettare l'idea di dover vivere il resto della propria vita in un paese del terzo mondo, dove non sia prevista l'estradizione.
Ma alla fine, più di tutto questo, sono necessarie due requisiti presenti solo in questo film:
a) un partner fedele e perfetto come Russell Crowe, devoto alla sua sposa nel senso più idilliaco del termine;
b) uno sceneggiatore intelligente e scaltro come il premio Oscar Paul Haggis, che riesce a far sembrare plausibile e digeribile anche gli sviluppi narrativi meno probabili. Lui ci riesce, e il film è godibile e serrato come un pugno.
Insomma. John Brennan, la moglie Lara e il loro piccolo figlioletto riescono a farcela e si lasciano alle spalle la loro vita precedente, il carcere e i cari vecchi Stati Uniti.
Alla fine si scopre anche che la deliziosa Lara (Elizabeth Banks) è davvero innocente dell'omicidio di cui era accusata: in questo modo portiamo a casa una morale irrobustita, e non intaccata dal senso di colpa d'aver trepidato per i cattivi.

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