11/10/11

LA PELLE CHE ABITO | film di Pedro Almodòvar

Avvertenza importante: Alcuni film, come questo, perdono una parte del loro fascino se si sa già di che cosa parlano e, peggio che mai, se si conoscono i colpi di scena e il finale - Fedele al mio blog, vi racconterò di seguito tutto questo, con il rischio che, se non avete ancora visto il film, il gradimento di una vostra futura visione potrebbe risultarne compromesso. Siete avvertiti
Lo stimato chirurgo estetico Robert è anche suonato come una campana. Nella sua ricchissima villa fuori città tiene prigioniera una bellissima ragazza, reduce da qualche misterioso intervento operato su di lei nella sala chirurgica personale del dottore, che si trova nella stessa villa. La ragazza, Vera, è guardata a vista da Marilia, la fedele e affezionata governante personale di Robert. Vera, nella sua prigione dorata, servita e riverita, è tuttavia segregata dal mondo, e sembra coltivare al tempo stesso un desiderio di fuga e una mania suicida. E' costretta ad indossare costantemente un'aderente tuta elastica, che sembrerebbe nascondere chissà quali cicatrici.
Ad un tratto irrompe il figlio di Marilia, Zeca, da tempo lontano dalla famiglia e da poco uscito di prigione, un uomo abietto e dall'appetito sessuale prorompente. Dopo aver immobilizzato la madre, il bruto entra nella stanza di Vera e cerca di violentare la ragazza, dopo averle strappato di dosso la tuta ed aver rivelato un corpo assolutamente perfetto. Robert accorre poco dopo e uccide a pistolettate l'aggressore, prendendosi subito cura della traumatizzata ragazza.
Più tardi Marilia racconta a Vera che anche Robert è suo figlio, cosa che nemmeno il dottore sa. E così racconta a Vera la storia dell'uomo.
Sposato con la bellissima Gal, da cui ha avuto una figlia chiamata Norma, Robert aveva scoperto che la moglie lo tradiva con il fratellastro Zeca, il quale, nel tentativo di fuggire con lei, aveva causato un incidente d'auto in cui la donna era rimasta arsa viva. Sopravvissuta al terribile rogo dell'auto, Gal ha lungamente agonizzato mentre il marito, pazzo di dolore, ha continuato a cercare invano di ricostruire il suo adorato aspetto fisico, finchè la donna, al colmo della disperazione, non si è gettata dalla finestra morendo ai piedi della figlioletta, ormai adolescente.
Tempo dopo, apparentemente riemersa dallo shock, la giovane Norma partecipa con il padre ad una festa mondana, durante la quale viene avvicinata da un ragazzo del luogo, Vicente. Questi, reso ebbro dal vino e dagli stupefacenti, fraintende l'abulica arrendevolezza della ragazza e si convince che lei sia disponibile a lasciarsi sedurre. Nei giardini della villa Vicente inizia un rapporto sessuale con Norma, ma la ragazza d'improvviso lo respinge urlando come una pazza. Il padre accorre mettendo in fuga Vicente, convinto che abbia violentato la figlia. Il fragile equilibrio mentale di Norma è irrimediabilmente compromesso: la ragazza, nuovamente ricoverata in clinica, poco tempo dopo si toglie la vita gettandosi nel vuoto, esattamente come aveva fatto la madre.
Robert è furioso e medita vendetta. Di notte, mascherato, rapisce il giovane Vicente e lo rinchiude nei sotterranei della villa, dove lo tiene incatenato a lungo in condizioni deplorevoli e ai limiti della denutrizione. Tempo dopo riunisce uno staff di assistenti medici compiacenti e lo sottopone ad un'operazione di vaginoplastica. E infine inizia una serie di complesse operazioni plastiche su tutto il suo corpo, mediante le quali, dopo molto tempo, Vicente viene trasformato in Vera, la ragazza stralunata ed assente che abbiamo conosciuto all'inizio, il cui volto tra l'altro è una riproduzione quasi perfetta di quello di Gal, la moglie perduta di Robert.
Tornati al tempo presente, scopriamo che Vera sembra ormai davvero un'altra persona, evidentemente dimentica della sua identità originaria. Ora, guarita nel fisico e apparentemente anche nella mente, viene lasciata libera di aggirarsi per la casa, sebbene Marilia dubiti di lei e cerchi di mettere in guardia il figlio.
Dopo una notte passata con la sua nuova compagna, Robert scopre a sue spese che in realtà Vera non ha mai dimenticato il suo passato ed il male che ha subito ingiustamente. Prima di sparare e uccidere Robert, gli ricorda che lui non ha mai violentato Norma. Poco dopo la ragazza uccide anche Marilia, accorsa in aiuto del figlio.
Alla fine Vera fugge dalla villa degli orrori e torna nel negozio di sartoria della madre, che non si è mai rassegnata alla scomparsa del figlio. Qui giunta, Vera cerca di farsi riconoscere per quello che era e di farsi accettare per quello che è diventata.
In questo film insolitamente poco parlato, rispetto alle sue abituali produzioni, Almodòvar sembra aggirarsi piuttosto in un terreno ben più familiare al canadese David Cronenberg, dal cui cinema sembra mutuare i temi della metamorfosi, fisica e psicologica, quello della "malattia" del corpo, della necessità di una cura, del rapporto tra forma estetica e contenuto dell'anima. Non a caso, proprio come i film di Cronenberg, anche questa pellicola risulta fredda, alienante, ai limiti del parossismo e del grottesco, e comunica sensazioni contrastanti di ripulsa e di coinvolgimento nello spettatore, incatenato agli eventi ed in balìa delle stravaganze emozionali contenute nel racconto.

20/09/11

IL PRINCIPE DELLA NEBBIA | romanzo di Carlos Ruiz Zafòn

Meno noto romanzo dello scrittore spagnolo Zafòn, questa breve novella di genere fantasy è deliziosamente intrigante e si legge tutta d'un fiato.
COME VA A FINIRE
Il nuovo amico di Max, il sedicenne Roland, figlio adottivo di Viktor, il guardiano del faro, è in realtà Jacob Fleischmann, il primogenito del dott. Fleischamnn, che tutti credevano morto in mare da bambino, in quanto vittima designata della maledizione lanciata dal perfido e diabolico Mago Cain. Il segreto è stato custodito da Viktor per tanti anni, allo scopo di salvare la vita al ragazzo e di tenere fede alla promessa fatta alla madre di Jacob. Ma il negromante, il cui spirito malefico ed immortale è rimasto nascosto e latente nell'isola, è riuscito a scoprire l'inganno ed ora, desideroso di portare a compimento il suo proposito di vendetta, utilizza i nuovi amici di Roland/Jacob, ovvero Max e sua sorella Alice, per arrivare a ghermire e uccidere la sua vittima designata. Nonostante la promessa, l'anziano custode del segreto non può fare nulla contro la potenza maligna del mago ed assiste impotente al suo letale attacco contro i ragazzi. Cain fa riemergere il relitto della Orpheus dalle acque dell'oceano e vi intrappola Alice. Roland sacrifica la sua vita per consentire alla ragazza che ama di sfuggire alle acque tempestose, dopo che la nave si è nuovamente inabissata. Nemmeno Max, cha ha già salvato una volta la vita di Roland, non può fare nulla: non vedrà mai più il suo giovane amico, ucciso dall'antica maledizione gettata suoi genitori prima ancora di cadere vittima della Guerra per la quale si sarebbe dovuto presto arruolare.

SUPER 8 | film di J.J. Abrams

Tutti gli spoiler del film
Il mistero.
Sul treno dell’Air Force che deraglia mentre i ragazzi protagonisti riprendono una scena del loro film trasporta una creatura aliena, da anni tenuta prigioniera e nascosta dal governo americano, e la sua astronave, costituita da una miriade di piccoli cubi dalla superficie irregolare, che l’alieno, all’occorrenza, riesce ad assemblare per ricomporre la sua navicella spaziale.
Come va a finire.
Tutti i sei ragazzini protagonisti salvano la pelle, qualcuno un po’ più acciaccato degli altri (Martin finisce con una gamba rotta). Alice è l’unica tra le persone rapite dall’alieno ad essere sicuramente salvata. Le altre vittime liberate (lo sceriffo e una donna) finiscono con l’essere ricatturate e divorate dal mostro. Anche Joe sta per fare la stessa fine, ma dopo averlo catturato l’alieno riesce a percepire le buone intenzioni del ragazzo, a quanto pare l’unico terrestre a non dimostrargli paura, ribrezzo oppure ostilità, e quindi lo lascia andare libero. La creatura riesce a fuggire, dopo aver costituito una base segreta nel sottosuolo e nei condotti dell’acquedotto della città: alla fine riesce a riassemblare la sua astronave e ad abbandonare la Terra. Molti dei militari ci rimettono invece la vita: tra questi, senz’altro l’odioso colonnello Nelec, che ha sempre considerato la creatura una sua nemesi personale. Il vice sceriffo Jackson Lamb si riappacifica con Luis, il padre di Alice, che chiede perdono per aver involontariamente determinato la morte della moglie di Jackson: questo facilita il rafforzarsi del legame affettivo tra i loro figli. In un’inquadratura finale, Alice cerca e stringe la mano di Joe, il suo eroe. Nei titoli di coda, scorrono le immagini del filmino di Charles, faticosamente assemblato, che potrà così partecipare al suo concorso. Tutto è bene quello che finisce bene.
NB. Trama completa e dettagliata nella scheda Wikipedia del film:

25/08/11

KUNG FU PANDA 2 | film di Jennifer Yuh (2011)

spoiler in breve
Per vincere i suoi nemici, Po deve addestrarsi a trovare la "pace interiore", con cui dominare la propria forza. Questo è il nuovo insegnamento ricevuto da Shifu. Po e i Cinque Cicloni devono recarsi nella capitale della Cina, dove il perfido pavone Lord Shen ha convertito la pacifica tecnica dei fuoci artificiali (utilizzata dai suoi genitori per divertire la popolazione) in uno strumento di distruzione e di conquista. Il cattivo imperatore teme una profezia che ha predetto la sua distruzione per mano di una creatura bianca e nera: proprio per questo alcuni anni prima aveva fatto disperdere e sterminare tutti i Panda della Cina.
Ogni volta che si scontra con questo nuovo nemico e con i suoi sgherri, Po rimane paralizzato da visioni che emergono dal suo subconscio e che appartengono al suo passato, quando le truppe di Shen avevano attaccato la comunità dei Panda, facendo di Po un orfano. Il Guerriero Dragone potrà raggiungere la pace interiore solo quando avrà ricordato e accettato questi dolorosi eventi sepolti nei suoi ricordi. Dopodichè, raggiunta la pace interiore, a Po non resta che combattere e distruggere l'esercito di Shen con l'aiuto dei suoi amici.
Proprio come previsto dalla profezia, alla fine il cattivo viene distrutto da Po, una creatura bianca e nera. Dopo tutte queste avventure, Po torna nella Valle della Pace, dove riabbraccia il padre adottivo. Intanto si viene a scoprire che i suoi veri genitori non sono morti, ma vivono ritirati in una valle al centro della Cina, in una comunità di Panda sopravvissuti al massacro.

24/08/11

I DIABOLICI | film di Henri-Georges Clouzot (1955)

la trama (da Wikipedia) con qualche spoiler
In un collegio per ragazzi alla periferia di Parigi, la direttrice Christina Delassalle, una donna abbiente ma fragile e malata di cuore, è tiranneggiata dal marito fedifrago e autoritario Michel, che l'ha sposata otto anni prima solo per interesse economico. L'amica Nicole, amante del marito e pure lei insegnante nel collegio, la convince che l'unico modo per liberarsi, entrambe, della violenza dell'uomo è di eliminarlo. Nicole ha ordito un piano complicato, ma in apparenza perfetto: durante la chiusura del collegio per un weekend festivo, le due donne andranno nella città natale di Nicole, Niort, a quasi dieci ore di auto da Parigi. Lì arrivati, Christina telefonerà al marito Michel per annunciargli il divorzio: in questo modo l'uomo si precipiterà senz'altro sul posto, e qui le donne lo attenderanno allo scopo di fargli bere un sonnifero, e dopo annegarlo e riportarne il cadavere al collegio durante la notte, per gettarlo nella piscina e lasciare che venga ritrovato nei giorni successivi, in modo che l'uomo possa sembrare morto per un incidente o per suicidio. Il piano viene messo in opera, ma al ritorno al collegio strani fatti cominciano ad accadere: la scomparsa del cadavere dalla piscina e una serie di misteriosi avvistamenti del marito da parte degli studenti, fanno precipitare Christina, rosa dal senso di colpa, in un vortice di terrore.
l'avviso che compare alla fine del film
« Non siate DIABOLICI! Non distruggete l'interesse che i vostri amici potrebbero nutrire per questo film. Non raccontate loro quello che avete visto. Grazie per loro. »
e adesso i "diabolici" spoiler...

nella sua disperazione, Christina, sempre più convinta che il marito non sia morto, non riesce più a trovare in Nicole, a sua volta spaventata dall'evolvere della situazione, un sufficiente supporto psicologico. Si rivolge così ad un anziano poliziotto in pensione, che inizia con garbato puntiglio ad indagare sulla situazione. Tuttavia la salute di Christina peggiora: i medici disperano per le sue condizioni, e temono che il suo cuore possa cedere da un momento all'altro. Costretta a letto, durante la notte la donna viene richiamata da strani rumori e movimenti negli uffici della direzione del collegio, dove vede un'ombra muoversi. Nonostante sia terrorizzata, Christine segue i movimenti della misteriosa figura e così trova nel bagno dell'appartamento il cadavere del marito, scomparso da giorni. In quel momento però il cadavere si solleva dall'acqua e le si avvicina: Christina non sopporta questo shock e muore di infarto. Poco dopo viene svelato il mistero: Michel e Nicole sono d'accordo tra loro, ed hanno architettato tutta la messinscena proprio per causare il decesso della povera Christine. Peccato che l'investigatore abbia scoperto tutto e sorprenda i due "diabolici" assassini proprio quando si complimentano a vicenda per la riuscita del loro piano. Il collegio viene chiuso e mentre gli studenti si accingono a partire, un ragazzino confessa ad uno degli insegnanti di aver visto la defunta Direttrice...

19/08/11

HANNA | film di Joe Wright (2011)

trama con spoiler

Hanna (Saoirse Ronan) è una ragazza poco più che adolescente, forte ed intelligente, rimasta orfana della madre (che lei sa essere stata uccisa in circostanze ignote) ed allevata come un soldato dal padre Erik (Eric Bana), ex agente della CIA, con un duro addestramento nelle terre selvagge e fredde della Finlandia, dove trascorre le sue giornate a cacciare e ad affinare l'uso delle armi e delle più sofisticate discipline di combattimento. La ragazza ha trascorso un'infanzia diversa da suoi coetanei, educata in quel totale isolamento dal mondo alla resistenza e alla disciplina, allo scopo di diventare una perfetta combattente, pronta a reagire e a difendersi in qualsiasi circostanza e senza scrupoli o freni morali. La vita di Hanna cambia quando la ragazza, istruita dal padre con una cultura freddamente nozionistica ed enciclopedica, inizia ad interrogarsi sulle emozioni che possono derivare anche dalle discipline artistiche ed intellettuali, e decide pertanto di uscire da quella situazione di isolamento e di andare in Europa, desiderosa di affrontare una vita normale in mezzo a persone comuni. Il padre l'asseconda suo malgrado, essendo ben consapevole che l'uscita da quella loro condizione di eremitaggio costituirà per entrambi l'inizio di una nuova e pericolosa fase dell'esistenza. Non appena Erik lascia la capanna nei boschi, questa viene presa d'assalto da reparti speciali. Hanna, rimasta sola, dopo aver eliminato a mani nude un paio di soldati, si lascia catturare, curiosa di conoscere gli sviluppi. Viene condotta in una base segreta nel deserto del Marocco, dove viene sottoposta ad un primo interrogatorio. La ragazza abbandona l'atteggiamento docile tenuto fino a quel momento, ed evade facendo uso di tutta la violenza anche estrema di cui è capace. Sulle tracce sue e del padre Erik si lancia immediatamente Marissa Viegler (Cate Blanchett), una spietata agente a capo di una sezione deviata dell'intelligence, nell'ambito della quale in passato ha condotto operazioni segrete che non devono essere rese note ai vertici dell'agenzia. Affiancata da sadici mercenari ed assassini, la donna si getta personalmente all'inseguimento di entrambi i fuggitivi. Intanto, pur riuscendo ad assaporare per brevi istanti la bellezza della quotidianità, grazie anche all'amicizia con una famiglia di vacanzieri che incontra per caso in un tragitto che va dal Marocco alla Germania, passando per Spagna e Belgio, Hanna dovrà presto mettere a frutto l'addestramento ricevuto dal padre con letale efficienza e dovrà fare i conti con sconcertanti rivelazioni sulla propria vita: scopre infatti che Erik non è suo padre, ma un agente che ha operato al servizio della Viegler nell'ambito di un esperimento genetico finalizzato alla creazione di un super-soldato. Frutto di tale esperimento, Hanna è stata portata in salvo da Erik quando Marissa ha deciso di far sparire ogni traccia dell'operazione (in questo modo, tra l'altro, è stata uccisa la madre naturale della ragazza, una donna che si era semplicemente prestata a fare da ricettacolo per la gestazione del feto creato in laboratorio). Questa dura verità si rivela ad Hanna, la quale si lascia alle spalle una scia di morte: i sicari della Viegler rapiscono e uccidono spietatamente tutte le persone che la ragazza ha incrociato durante il suo breve viaggio, compresa - viene lasciato intuire - la famigliola inglese che l'aveva assistita; in un disperato tentativo di salvare la vita alla figlia putativa, anche Erik trova la morte per mano della Viegler, non prima di aver spacciato tutti i suoi sicari. Alla fine la ragazzina dovrà confrontarsi faccia a faccia con la sua "creatrice" ed acerrima nemica. Con una freccia colpisce la Viegler e viene a sua volta ferita da una pallotola. La ragazza, le cui caratteristiche genetiche lasciano ipotizzare che possa sopravvivere alla ferita, seppur grave, si preoccupa piuttosto di dare il colpo di grazia alla sua perfida avversaria.

commento

Film senza dubbio interessante, che ha alcuni pregi evidenti. Oltre a quelli tecnici (fotografia, montaggio, un utilizzo inconsueto della bella colonna sonora elettronica dei Chemical Brothers), la pellicola si avvale di una conduzione decisamente non convenzionale del racconto. La trama è un curioso ibrido che oscilla tra il fumetto e il cinema di Win Wenders, con rimandi a note pellicole del passato come "Nikita" o gli episodi della serie dedicata a "Jason Bourne", e quindi non offre un racconto effettivamente nuovo oppure originale. Ma il regista sa proporla uscendo con naturalezza dagli schemi abiturali e dai luoghi comuni, compiendo scelte non sempre illuminate, ma con il vantaggio innegabile di offrire una nuova impostazione al racconto di genere, e in definitiva di aumentare l'interesse dello spettatore. In mezzo a molte sequenze decisamente indovinate e affascinanti, ce ne sono altre che lasciano più perplessi. Sebbene il film si sottragga anche agli standard dell'iperviolenza cui siamo ormai abituati (e quindi le molte uccisioni siano più intuite che mostrate), traspaiono un'amarezza e una cattiveria di fondo che rendono di fatto molto più traumatico lo sviluppo del racconto, sebbene non manchino parentesi di ironia o di umorismo grottesco (queste ultime, peraltro, da annoverare nell'elenco delle cose che convincono di meno). Un film che ho trovato apprezzabile, non senza qualche caduta di tono e qualche momento discutibile. Ma senz'altro con ragioni di interesse superiori alla media. Decisamente brava ed intrigante la giovanissima protagonista.

06/06/11

SPLICE | film di Vincenzo Natali

COMMENTO
Questo film dell'autore del cult movie THE CUBE, Vincenzo Natali, è stato ingiustamento sottovalutato da pubblico e critica. Peccato. Perchè è un gran bel film, molto più vicino alle opere sottilmente allusive ed allegoriche del primo David Cronenberg che non al cinema horror di bassa lega a cui sembrano volerlo consegnare trailer e promozione.
Scritto con intelligenza e sottigliezza, il film muove da idee classiche dell'immaginario fantastico di tutti i tempi. Gli archetipi sono nientemeno che Frankenstein e il dottor Jekyll, per non dimenticare anche alcuni evidenti rimandi alla Storia delle storie, ovvero la Genesi biblica, ed alla mitologia della Grecia classica, nei molti episodi in cui l'eccesso di tracotanza umana, l'"hybrs", provoca per reazione lo "phtònos Théon", l'ira degli Dei. Da queste imponenti premesse, il racconto si immerge presto con sottile acutezza nelle profondità della psicologia dei personaggi, costruendo un tragico teatrino delle parti, dove si passa con estrema facilità dal turbamento morboso alla passione malsana, e dove gioca un ruolo essenziale la componente femminile.
Al centro della storia infatti non è soltanto l'aggraziata creatura aliena (Delphine Chanéac) che fa splendida figura di sè già nelle locandine del film, con il suo corpo diverso e nonostante questo attraente ed aggraziato, quanto il personaggio della protagonista Elsa (una magnetica Sarah Polley), donna instabile ed autoritaria ad un tempo, energica e propulsiva nel promuovere iniziative estreme, fragile e compulsiva nel reagire alle inattese novità che gravano anche sul suo vissuto emozionale, e quindi inevitabile innesco della tragedia verso cui precipita la vicenda. Al suo fianco si riduce ad un inutile baluardo di razionalità il debole marito Clive (Adrien Brody), che non si sottrae alla sudditanza di fronte alla ferrea volontà della moglie ed alla seducente presenza della loro creatura.
Sono molto abili gli sceneggiatori (lo stesso Natali ed Antoinette Terry Briant) ad intessere questo sottile gioco di seduzione, di pulsioni, di gelosia, di follia, di dominio tra la terna di protagonisti, al termine del quale ci accorgiamo che lo "splice" del titolo, che vuol dire "amalgamare", ma anche "innestare" e si riferisce, in apparenza, alla mescolanza dei codici genetici operata dalla coppia di scenziati protagonisti, allude in realtà alla perdita di orizzonte nei ruoli dell'ordinaria coppia uomo / donna quando tra i due si innesta una variabile subdola ed ineffabile, capace di confondere e inebriare i normali equilibri.
TRAMA E SPOILER
Clive ed Elsa, marito e moglie, sono geniali e brillanti genetisti che operano all'interno di una compagnia farmaceutica canadese. La loro ricerca li ha condotti a dare vita ad una coppia di creature ibride e informi, geneticamente modificate mescolando il DNA di molte differenti razze animali. Le creature, ribattezzate Ginger e Fred, sono una miniera di nuovi codici proteici, con futuri sviluppi farmaceutici praticamente illimitati. Mentre gli scienziati vorrebbero essere lasciati liberi di portare alle estreme conseguenze i loro esperimenti e tentare l'ultimo definitivo passo, quello di unire al miscuglio anche del DNA umano, la compagnia che finanzia il loro lavoro teme le conseguenze sull'opinione pubblica delle loro avveniristiche scoperte ed è al tempo stesso ansiosa di sfruttarne il potenziale commerciale, per trarne al più presto i primi benefici economici.
Convinto dall'insistente determinazione di Elsa, Clive si lascia persuadere a portare avanti di nascosto il loro lavoro sperimentale. Utilizzando il DNA della stessa Elsa, viene creato un nuovo "splice", i cui sviluppi vitali iniziano fin da subito ad essere imprevedibili. La nuova creatura, che i due creatori chiameranno "Dren" (il contrario della sigla della lora azienda, la NERD), è un curioso cucciolo glabro, dall'aria tenera ed innocua, sebbene sia dotato di una lunga coda munita di aculeo e soggetto ad incontrollabili sbalzi di umore. L'essere manifesta un rapidissimo sviluppo e diventa molto presto una creatura umanoide, di sembianze vagamente femminili. Anche se muta, Dren non tarda a mostrare una vivace intelligenza e una percezione di carattere decisamente umano.
Questa crescita impedisce a Clive di mettere fine all'esperimento, come l'uomo avrebbe voluto fare, terminando la creatura. Elsa al contrario non tarda a manifestare un attaccamento morbosamente materno verso Dren. In effetti la donna non aveva mai voluto avere figli propri, nel timore che potessero ereditare il comportamento sociopatico di sua madre.
La crescita di Dren rende ormai impossibile tenerla ancora nascosta all'interno del laboratorio della NERD. Pur consapevoli dei potenziali rischi di contaminazione dell'ambiente esterno, Elsa e Clive spostano Dren nel fienile abbandonato di una fattoria, dove la donna aveva trascorso la sua infanzia insieme alla madre psicologicamente instabile, ora morta da tempo. Presso la NERD, intanto, l'esperimento di "splicing" iniziale subisce un'improvvisa e drammatica battuta di arresto. Durante una rappresentazione pubblica dei risultati ottenuti, Ginger e Fred, che hanno subito una non diagnosticata mutazione di orientamento sessuale, si aggrediscono a vicenda, dilaniandosi in modo cruento con aculei non dissimili di cui è munita la coda di Dren. Le ricerche dei due giovani scienziati vengono subito archiviate, visto l'effetto traumatico causato dal massacro pubblico degli esseri amorfi.
Intanto Dren è diventata qualcosa di molto simile ad una donna, e manifesta presto anche un'attrazione fisica nei confronti di Clive. L'uomo subisce a sua voltsa il fascino della creatura, e si lascia trascinare in un improbabile preliminare di atto sessuale, quando viene sorpreso dalla moglie. I due hanno un violento confronto, al termine del quale decidono che non resta che sopprimere la loro creatura. Ma è troppo tardi. Come i suoi predecessori, anche Dren ha subito un subitaneo cambiamento di sesso. Con lo sviluppo del genere maschile, subentrano anche la capacità di volare ed un'improvvisa aggressività omicida. Ne fanno le spese oltre che il capo di Clive e Elsa, anche il fratello più giovane dell'uomo. Ora Dren è libero di librarsi in volo sui boschi intorno alla fattoria. Mentre cercano invano di fermarlo, l'essere piomb su Elsa e la violenta. Poi uccide Clive con il micidiale aculeo, e alla fine viene a sua volta uccisa da Elsa.
La donna è l'unica sopravvissuta di quella notte tragica. Nel suo utero sta crescendo una nuova creatura, e la NERD si assicura presto la piena disponibilità di Elsa a lasciare che suo figlio possa diventare oggetto di sperimentazione e ricerche scientifiche.