29/11/07

IL NASCONDIGLIO

E bravo Pupi Avati, arcano incantatore, che di quando in quando si diverte a sprofondarci nelle oscurità dell'animo umano, ci porta a passeggio nelle zone ombrose dell'horror e del thriller. Regista artigiano si muove a suo agio nella banale e grigia provincia americana (Davenport, Iowa) come se fosse nella nostra padania. Dirige attori italiani e statunitensi con disinvolta freschezza. E qualche brivido autentico riesce pure a regalarlo, senza effetti speciali, senza fragori musicali. spoiler Una trama complicata, che cerca il colpo di scena ad ogni costo. L'antefatto si svolge negli anni 50. In una antica villa, tetra e ombrosa al punto giusto, edificata in un passato ancora più remoto da un etologo eccentrico che l'ha riempita di serpenti veri e finti, ora convertita in ricovero per anziane facoltose, cinque donne rimangono isolate durante la notte da una tempesta di neve. Il giorno dopo tre vecchie vengono trovate barbaramente massacrate con orribili ferite causate da una misteriosa arma a punta, che non si trova. Mentre due ragazze, due suore novizie, sono semplicemente scomparse senza lasciare traccia. Una cosa sola si sa: durante la notte nessuno è entrato o uscito dalla villa, perchè non ci sono impronte nella neve. Ai giorni nostri la vedova di origini italiane Lei (Laura Morante) viene dimessa dal manicomio. Ha sofferto una crisi depressiva per il suicidio del marito, ingiustamente accusato di pedofilia per causa di una lettera anonima. Lei torna al paese in cui l'uomo è morto e con l'eredità vuole aprire un ristorante italiano. Il faccendiere Mueller (Burt Young), segretamente invaghito di Lei, la convince ad affittare il piano terra dell'antica villa dell'antefatto. Poi la mette in contatto con l'influente reverendo Amy (Traet Williams), che le fa ottenere le necessarie licenze. L'iniziativa suscita l'inspiegabili astio di un potente locale, un certo Las Shields (Peter Soderberg), che più tardi scopriamo essere il figlio ereditiere di una delle vecchie donne uccise nella villa. L'uomo inizia ad ostacolare il progetto di Lei. Tra i molti altri concittadini che transitano nell'esistenza della donna, si mette in luce anche una vecchia isterica e impicciona, Paula Hardin (Rita Tushingham), la cui curiostità per la casa non è casuale. Lei ben presto intuisce che ci deve essere qualche oscuro mistero nascosto tra quelle pareti, ed inizia ad indagare per conto suo dentro e fuori la villa. Presto scopre che le architetture della costruzione nascondono un intrico di passaggi (cunicoli per l'aerazione, usati una volta per scaldare l'edificio a favore dei serpenti che ci vivevano). In quei passaggi c'è qualcosa di vivo, che di notte striscia, parla persino con voce rauca e trascina dietro di sè qualcosa di pesante. La vedova protagonista viene assistita nelle sue indagini private dall'intraprendente giovane avvocato Ella Murray (Yvonne Sciò), a cui lei ha salvato il figlio. Le due donne scoprono che l'antipatico Las Shields è la mente diabolica che ha pianificato l'eccidio della villa. Ansioso di ereditare le fortune della vecchia madre (una Sidney Rome a stento riconoscibile), l'uomo ha sedotto Liuba, una delle novizie del ricovero, già mezza matta di suo, e l'ha convinta a commettere la strage, aiutandola persino nel perpetrare il massacro con la silenziosa complicità dell'altra novizia, l'amica Egle. Nessuno ha lasciato impronte perchè la giovane assassina in realtà non è mai fuggita dalla villa, luogo del suo crimine, ma vi è rimasta nascosta per molti decenni, a strisciare nei passaggi nascosti dell'aereazione, nutrendosi di ratti e trascinandosi dietro un sacco dentro cui sono raccolti i resti mummificati dell'amica morta (punto di domanda irrisolto: l'altra ragazza, Egle, è stata uccisa la notte stessa dell'eccidio oppure è morta di stenti nei lunghi anni trascorsi in quella forzata prigionia? chi può dirlo?). L'arma usata per il triplice delitto è lo spuntone che serve tutt'oggi per chiudere la porta principale. Gli sviluppi si fanno concitati. L'intrigante signora Hardin muore di un attacco cardiaco, non prima di aver rivelato a Lei di essere stata la centralinista del paese, ai tempi dell'omicidio. Con la sua falsa testimonianza ha permesso al perfido assassino Las Shields di non essere sospettato degli omicidi della villa. La donna infatti ha deposto di aver ricevuto una telefonata di richiesta d'aiuto solo al mattino, dopo che c'era stata la nevicata, mentre gli omicidi si sono consumati la sera, e le tracce di Las Shields che fuggiva dal luogo del delitto sono scomparse durante la nevicata notturna, che ha celato per sempre il suo coinvolgimento (un dubbio: ma allora anche le due novizie avrebbero potututo fuggire e mettersi in salvo: perchè non lo hanno fatto e hanno preferito rinchiudersi per sempre negli angusti cunicoli? forse una piccola falla della trama?) La Murray va a cercare Lei nella villa, di sera, portandosi dietro il figlioletto. Ma la giovane vedova è in città: ha appena scoperto che Las Shields, per punirla delle sue indagini, ha orchestrato un piano per farla accusare della morte del marito, insinuando ai giornali che sia stata proprio Lei a spedire la lettera anonima che ha distrutto la carriera dell'uomo e lo aveva spinto a suicidarsi. Sconfortata, Lei torna alla villa, decisa a rinunciare per sempre ad indagare oltre sul massacro. Nel frattempo la vecchia pazza ha colpito di nuovo: la Murray ha ricevuto il micidiale spuntone nel ventre e sta agonizzando, mentre suo figlio è riuscito a scappare e a far venire la polizia. All'arrivo delle autorità, Liuba si ritira di nuovo nel suo nascondiglio, nei recessi della villa, continuando a custodire i resti dell'amica. Alcuni mesi dopo la villa verrà demolita, ma nulla verrà trovato tra le macerie. La protagonista sarà riuscita a far credere a tutti l'incredibile verità che ha scoperto? Oppure daranno a lei la colpa di tutto quanto? Non è dato sapere se la Murray sia sopravvissuta alla sua gravissima ferita, e quindi non si può rispondere a quest'ultimo interrogativo (anche se il ragazzino ha visto chi ha colpito sua madre, e quindi c'è da ritenere che la polizia possa arrivare alla verità).

28/11/07

DIE HARD - VIVERE O MORIRE

spoiler free
Quarta avventura del poliziotto eroe per caso John McLaine, interpretato da Bruce Willis.
spoiler full
Nessuno è veramente al sicuro, quando incrocia la strada del granitico Bruce Willis alias McLaine. Soprattutto se tenta di fare le scarpe a lui, alla sua famiglia o al suo Paese.
Con molta ironia e altrettanta inverosimile determinazione, il buon vecchio John, sempre più duro a morire, toglie di mezzo un elicottero con una macchina, si getta con un s.u.v. nella tromba di un ascensore, combatte con un f104 alla guida di un camion rimorchio e così via...
Ma alla fine porta a casa la pelle e per fare fuori il perfido e spietato cattivo di turno (Tim Oliphant), non esita a spararsi in una spalla (il colpo, trapassandogli il corpo, fredda il perfido cattivone che gli stava alle spalle).
Degna di tanto padre, la giovane figlia ribelle fa la sua parte e viene salvata in corner dall'affettuoso genitore.
Meno risuluto, il geniale hacker Justin Long, intrappolato nel risucchio dell'esagitata vita di McLaine, all'ultimo momento si riscatta da una vita monotona trascorsa a smanettare sulla tastiera del PC e mostra un minimo di grinta pure lui: si becca una pallottola nel ginocchio, ma salva la vita a McLaine, facendo un primo passo nella direzione giusta ed eliminando a sua volta almeno uno dei molti cattivi che si para sulla loro strada. Alla fine si mostra persino interessato alla grintosa figliola del ferreo sbirro, ma lo sguardo torvo di quest'ultimo sembra escludere una facile approvazione paterna.
E anche questa volta l'America viene gloriosamente salvata dal caos informatico e dall'ennesima complicatissima rapina spacciata per terrorismo.

LA LEGGENDA DI BEOWULF

La nuova creazione di Robert Zemeckis, nobilitata dalla sceneggiatura del venerato scrittore di fumetti Neil Gaiman, si basa sull'antico poema anglosassone Beowulf, che narra le gesta di un eroico guerriero nordico alle prese prima con un orcho deforme (il Grendel), poi con il demone donna che lo ha generato e dimora in un lago sotterraneo e infine con un immenso drago sputafuoco. Il film è realizzato con una avveniristica tecnica digitale tridimensionale, che sfrutta le movenze di attori in carne ed ossa per costruire personaggi interamente virtuali. La stampa promozionale ha molto enfatizzato una sequenza in cui la madre del Grendel (cui dà il volto Angelina Jolie) appare interamente nuda. spoiler Il Grendel (Crispin Glover) viene ucciso da Beowulf, che gli strappa un braccio dopo aver combattuto a mani nude contro di lui. L'anziano e dissoluto Re Hrotghar (Anthony Hopkins) è il padre del Grendel. Il mostro è stato concepito dopo che il Re è stato sedotto dagli incantesimi della strega della grotta (Angelina Jolie), che con le sue magie gli ha permesso di mantenere il dominio sul suo reame. Non appena Beowulf torna trionfante, raccontando di aver ucciso la madre del mostro, il Re - sotto l'influsso malefico della strega - si suicida gettandosi dalla torre del castello. In realtà anche Beowulf (Ray Winstone) è rimasto sedotto dalla donna-demone e infatti non solo non l'ha uccisa, ma ha fatto del sesso con lei e poi ha stretto un patto per prendere il posto del re sul trono. Durante i molti anni di regno l'uomo divide i suoi sentimenti tra la moglie Wealthow (Robin Wright Penn) e una giovane e prosperosa concubina, Estrith. Nello scontro finale con il drago, per trafiggere il cuore del mostro Beowulf deve amputarsi un braccio. Poi precipita con la creatura dalla torre più alta del castello: in questo modo salva la vita di entrambe le donne che ama. Prima di moririe il re vede il drago esanime assumere le fattezze umane di suo figlio, un gigante dorato che si scioglie e scompare nell'acqua. Beowulf viene sepolto alla maniera dei vichinghi, con la nave che trasporta il feretro data alle fiamme. Mentre il fuoco lambisce il corpo del re, il suo vicecomandante Wulfgar intravvede la bellissima demone avvicinarsi al cadavere e baciarlo un'ultima volta. Il film termina nel momento in cui Wulfgar, che ha appena ereditato il regno, sta per diventare la prossima vittima del maleficio della donna-demone. La molto decantata sequenza di Angelina Jolie nuda non giustifica il gran parlare che se n'è fatto: il corpo perfetto è ammantato da una sorta di vernice dorata, per cui non è propriamente "nudo".

27/11/07

ELIZABETH - THE GOLDEN AGE

Il film racconta la fase centrale del regno di Elisabetta d'Inghilterra. Vengono messi a fuoco alcuni episodi cardine della sua biografia: il finto attentato inscenato dai suoi nemici per indurla a condannare a morte la cugina cattolica, Maria di Scozia, ed offrire a Filippo II di Spagna l'atteso pretesto per far salpare la Magnifica Armada e muovere guerra contro la regina usurpatrice; la battaglia decisiva degli Spagnoli contro la raccogliticcia flotta di navi pirata, alleate con Elisabetta e guidate da Francis Drake e William Raleigh; il rapporto amoroso tra quest'ultimo e la favorita tra le ancelle della regina, che diventerà sua moglie e la madre di suo figlio.
spoiler
Maria di Scozia (Samantha Morton) viene accusata del complotto contro la regina e decapitata.
Sir Francis Walsingham (Geoffrey Rush), consigliere di Elizabeth (Cate Blanchett), dopo aver condiviso con lei i momenti difficili e il trionfo finale, muore di vecchiaia. La regina lo raggiunge sul letto di morte e gli sussurra "Grazie, amico".
Elizabeth Throckmorton (Abbie Cornish), la bella dama di compagnia e confidente personale della Regina, sposa sir William Raleigh (Clive Owen) senza chiedere il parere della regina, dopo aver saputo di essere incinta di lui.
Quando viene a sapere che le persone che gli sono più care le hanno nascosto la loro relazione, Elizabeth caccia l'ancella da palazzo e fa incarcerare Raleigh. Ma la prigionia del pirata dura poco, visto che i suoi servigi sono molto graditi dalla regina, in vista dell'attacco degli spagnoli.
Raleigh guida personalmente uno dei "velieri incendiari" lanciati contro la flotta spagnola e si getta dalla nave pochi istanti prima dell'esplosione, mettendosi in salvo. Al termine della guerra, Elizabeth fa visita agli sposi e tiene in braccio il loro neonato.
Le scritte finali ricordano la sconfitta personale di Filippo II di Spagna e l'inizio della periodo più prospero del regno di Elizabeth.